L'Attimo Fuggente (Dead Poets Society)

Film del 1989, anno a me caro. Così, a sottolineare l'estrema connessione che sento con questa pellicola.
La prova che non sono necessari troppi colpi di scena e effetti speciali strabilianti per... Per diventare il mio film preferito.
Un film che tocca il delicato e quasi sacro rapporto tra un alunno ed un insegnante degno di stima, che ispira, che motiva, che spiega, che aiuta a vivere. Immerso nella poesia, nel teatro.
Un film che sottolinea l'importanza dell'amicizia e il valore della lealtà verso chi abbiamo scelto di chiamare fratello.
Ogni attimo è importante, è carico di pensiero, di ragionamento.
Una fine realistica, non un lieto fine. Ed un'ultima scena da lacrime di commozione.
Questo film non può "piacere o non piacere", o non lo si capisce oppure ce lo si tatua sulla pelle.

"Andai nei boschi

perché volevo vivere

con saggezza e profondità

e succhiare tutto il midollo della vita!

Sbaragliare tutto ciò che non era vita

e non scoprire,

in punto di morte,

che non ero vissuto."

Henry David Thoreau


Parere personale quantificabile: 10

Shakespeare In Love

Se ci fosse un podio, il secondo posto sarebbe suo.
Will Shakespeare finalmente descritto come un uomo della strada, anche se non certo comune.
Una storia d'amore straziante che ti costringe ad imparare le battute a memoria, a volerlo rivedere ancora e ancora, nella speranza che qualcosa di diverso accada questa volta ed il finale cambi, anche se nel profondo lo sai che non ci sarebbe potuto essere finale più completo.
Le musiche che accompagnano il film sono così azzeccate da incutere quasi timore. I costumi splendidi, le ambientazioni precise, l'atmosfera tastabile.
Ed ogni scena è circondata da poesia, la SUA poesia.
Un film che non mi stancherò mai di rivedere.

Parere personale quantificabile: 9 e mezzo

Shutter Island

Doveroso recensirlo con in sottofondo la canzone dei titoli di coda.
Forse doveroso anche leggerne la recensione con queste note.

Per i più esperti nel settore questo film non sarà un colpo di scena, così come non lo sarà per gli psicologi. Appartenendo ad entrambe le categorie l'ho guardato da un punto di vista diverso da quello della maggioranza, ma è riuscito a stupirmi comunque.
Scorsese è sempre una garanzia e Di Caprio si riconferma un grande professionista.
Un film scuro, freddo, imbevuto, fradicio di paure, di compassione, di domande, di paranoie.
Un film che rispecchia ogni essere umano, un film che racconta assieme la storia e la persona.
Una scena finale che spiega tutti i misteri, ed una domanda del protagonista che lascia il dubbio che stia accadendo davvero la cosa più temuta e commovente che ci si potrebbe aspettare da questa fine.
Nessun amaro in bocca, solo un sospiro, che non ha nulla a vedere con il sollievo.

Parere personale quantificabile: 8