Roberto Saviano, Carlo Lucarelli, Valeria Parrella, Piero Colaprico, Wu Ming, Simona Vinci - Sei Fuori Posto

Il racconto più bello per me è stato sicuramente l'ultimo: "Un'altra solitudine" di Simona Vinci.
Mi ha fatto davvero riflettere sull'energia dello star soli.
Il racconto di Saviano è come sempre scritto bene, sono stata contenta di aver letto qualcosa di suo lontano da ciò che sono abituata a farmi raccontare dalle sue parole.
Peccato che gli altri quattro racconti siano totalmente piatti, quasi superflui.
Solo Saviano e Vinci portano il libro alla sufficienza.

Parere personale quantificabile: 6

Roberto Saviano - La Parola Contro la Camorra

Lo classifico come libro anche se in realtà quest'ultimo è quasi solo una sbobinatura di 2 ore di dvd all'interno. Un'intervista sulla Camorra e la delegittimazione più uno dei monologhi fatti a "Che Tempo Che Fa", in questo caso sui titoli dei giornali di Napoli e paesi limitrofi.
Come sempre interessante, il suo modo di raccontare l'Italia è sempre affascinante, a prescindere dall'argomento, da quanto possa essere crudo.
Saviano semplicemente non si può non ascoltarlo.
Forse alcuni passaggi un po' lenti durante l'intervista, ma che aprono sempre la strada ad un ragionamento nuovo.

Parere personale quantificabile: 9

Roberto Saviano - Vieni Via Con Me

Nulla di nuovo per chi ha seguito con entusiasmo le quattro puntate su Rai Tre.
Ciononostante è sempre bene avere le cose scritte.
I nomi, le date, i numeri.
Ed è bello rileggere quei monologhi e sentire ancora la voce di Saviano, che una volta che ti ha parlato di un concetto riesci a sentirlo formulato solo con la sua voce, per quanto tu possa ragionarci.
E' quasi un regalo che fa a noi per non affaticarci troppo.
Ma oltre a tutto questo, dato che per me è un eroe tutto ciò che scrive viene pienamente condiviso.
Lui invece, direttamente idolatrato.
Merita. Come sempre, Saviano merita.

Parere personale quantificabile: 10

Friedrich Durrenmatt - La Panne (Una Storia Ancora Possibile)

Geniale e breve, il ché è perfetto perché l'idea giusta se trascinata per capitoli e capitoli finisce per diventare la normalità.
Invece in queste 64 pagine Durrenmatt riesce a portarti in un mondo possibile, in una situazione realistica e a farti provare gioia ed angoscia, fino ad un finale da applausi, non solo per l'idea, ma per il dialogo e il nonsense che spicca.
E' diventato il mio secondo libro preferito in un attimo.

Parere personale quantificabile: 10